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Un mondo senza limiti

Mostrai il mio capolavoro alle persone grandi, domandando se il disegno li spaventava. Ma mi risposero: «spaventare? Perché mai, uno dovrebbe essere spaventato da un cappello?» Il mio disegno non era il disegno di un cappello. Era il disegno di un boa che digeriva un elefante. Affinché vedessero chiaramente che cos'era, disegnai l'interno del boa. Bisogna sempre spiegargliele le cose, ai grandi.


A. De Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe




La mia lettura di questo piccolo grande libro risale a circa vent'anni fa, ovvero quando il mio profilo piuttosto tondo e voluminoso, come l'apparente cappello panciuto, celava qualcuno che di lì a poco si sarebbe affacciato sul mondo.

De Saint-Exupéry amava volare. Proprio con la testa sulle nuvole potrebbe essere diventato il poeta-aviatore. In quota, a bordo del suo scivolante aereo, ispirato dai carichi di buste che trasportava come postalettere, il primo con un paio di ali. Certo è che lassù, lontano dalla Terra, grazie al nuovo mezzo che si libra nell'aria, all'uomo viene offerto anche un nuovo punto di vista. Nuove prospettive su cui soffermarsi ad osservare possibili mondi senza limiti. Senza quel limite del boa a pancia piena che sembra un cappello . Spesso le cose appaiono diverse da come realmente sono.

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